venerdì 2 novembre 2012

LA PIRAMIDE DI MASLOW 2.0



Abraham Maslow è uno psicologo americano molto noto per i suoi studi sui bisogni e sulle motivazioni, che sono considerati i fattori fondamentali che determinano il comportamento umano.
Nella famosa “Piramide dei Bisogni” (1954), Maslow illustra la tesi secondo cui esiste una gerarchia di motivazioni, organizzata in cinque livelli, che muove dalle motivazioni più basse, originate dai bisogni primari come la fame e la sete, verso le motivazioni più alte, come il bisogno di stima, riconoscimento e autorealizzazione.
La Piramide di Maslow è stata recentemente riletta alla luce degli strumenti offerti dal web 2.0 per comprendere in che modo l’uomo tecnologico soddisfa i suoi bisogni di informazione e comunicazione:



Alla base della piramide si collocano i bisogni primari legati all’uso delle tecnologie informatiche che possiamo identificare in alcuni strumenti, come le ricerche on-line e i servizi di posta elettronica, che però  caratterizzavano anche la prima era del web.
Al livello superiore si collocano i bisogni di sicurezza che possono essere soddisfatti con programmi antivirus e di protezione dei dati, sempre più importanti se pensiamo alla mole dei dati, anche sensibili, che circolano in rete.
Al livello più in alto si collocano i bisogni di appartenenza…è fin troppo facile individuare nei social network, e in particolare in Facebook , gli strumenti per la soddisfazione di questo genere di bisogno.
I bisogni di stima e di riconoscimento possono essere soddisfatti dalle piattaforme di blogging a disposizione dell’utente per la creazione di pagine personali nonché da alcuni strumenti (Linkedin) che consentono di entrare in contatto con la comunità dei professionisti.
Al vertice della piramide c’è il bisogno di autorealizzazione che può essere soddisfatto attraverso la creazione e la condivisione di contenuti fruibili da tutta la comunità (Wiki).
Alla piramide di Maslow sono state mosse numerose critiche, alcune delle quali riguardavano il fatto che le motivazioni non sono uguali in tutte le società. È bene ricordare che l’accesso alle tecnologie informatiche non è omogeneo, in alcune aree del mondo permangono grandi difficoltà sia in termini di alfabetizzazione informatica sia in termini di digital divide.

1 commento:

  1. Articolo veramente interessante, complimenti! logicamente alla scala di Maslow possono essere adattati tanti "luoghi sociali".

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